Una migliore esperienza dei clienti e migliori risultati finanziari, inclusi aumento dei rendimenti finanziari e maggiore capacità di identificare i ROI di marketing: sono questi i risultati attesi dai CMO (Chief Marketing Officer) dall’adozione di tecnologie cognitive.
È questa una delle evidenze più chiare emerse dallo studio presentato nel corso dell’estate e condotto dall’IBM Institute for Business Value (IBV), “From data deluge to intelligent insights: Adopting cognitive computing to unlock value for marketing and sales“.
È un settore, quello del marketing e delle vendite, ormai travolto da una quantità crescente di dati: per questo due terzi dei CMO si dicono convinti che in un futuro prossimo, vale a dire lungo un orizzonte temporale di tre anni, le tecnologie cognitive saranno ampiamente adottate. Si tratta però di una transizione molto importante, per la quale solo il 24 per cento degli interpellati ritiene di essere già pronto.
Le tecnologie cognitive consentono di comprendere e interpretare rapidamente grandi quantità di dati strutturati e non strutturati, come suoni e immagini, ragionando, apprendendo e interagendo per prendere decisioni più accurate.
Se gli analytics consentono approfondimenti e analisi di dettaglio, con il cognitive si possono predire più facilmente i risultati e trasformare preziosi insights in raccomandazioni, con un impatto reale sulle decisioni di business.
Per realizzare il pieno potenziale del cognitive computing per le funzioni di marketing e vendita, l’IBV raccomanda le seguenti azioni a CMO e responsabili vendite:
- Fare spazio alle soluzioni cognitive nella strategia aziendale di Digital Reinvention — nel momento in cui un numero crescente di realtà punta a reinventare la customer experience mettendo in campo nuove tecnologie digitali, è importante comprendere che si tratta di digital touchpoints che producono nuove fonti di dati strutturati e non strutturati, pensati per informare le aziende su preferenze, comportamenti e atteggiamenti individuali dei clienti. È dunque necessario che le soluzioni cognitive siano considerate come una componente della strategia di Digital Reinvention.
- Migliorare skills di business dei dipendenti, non solo le loro capacità analitiche — Nelle divisioni marketing e vendite servirebbero più persone con una visione più chiara della strategia e dei piani aziendali, così da distinguere più facilmente le implicazioni aziendali derivanti dai cognitivi insights.
- Rendere le soluzioni cognitive un’ottima opportunità per collaborare e rinnovarsi — Auspicabile un maggior allineamento tra CMO, responsabile vendite, Chief Information Officer (CIO), Chief Technology Officer (CTO), Chief Data Officer o Chief Digital Officer in una logica di condivisione di dati e di idee innovative in organizzazioni che lavorano solitamente a compartimenti stagni.
- Iniziare in piccolo, se necessario, ma comunque cominciare — Obiettivo è partire, anche con progetti ridotti, per evitare il rischio di attendere troppo a lungo nelle retrovie, mentre i concorrenti si trovano in prima linea.
Silvana Gornati
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